Storie di donne e di veli: l'ncontro all'Accademia delle Scienze di Bologna


Non è un'usanza solo del mondo islamico ma appartiene a pieno titolo alla storia dell’Occidente. É un costume millenario, documentato dalla Bibbia e dalle statue dell’antica Grecia, dai Padri della Chiesa, dalle normative medievali, da innumerevoli testimonianze artistiche e letterarie.


E' in programma per martedì 7 maggio, alle 17, all’Accademia delle Scienze (Via Zamboni, 31 - Bologna) e online su Zoom, l'incontro "A capo coperto: Storie di donne e di veli", nel corso del quale la prof.ssa Maria Giuseppina Muzzarelli condurrà una riflessione sulla complessa simbologia del capo coperto, in un viaggio attraverso l’iconografia occidentale tra Eva, raffigurata con i capelli sciolti e la Madonna con il capo coperto.


Segno di verecondia e modestia, prescritto alle donne sposate, divisa delle religiose, manifestazione del lutto per le vedove : il velo, era però anche un accessorio alla moda, sfoggio di lusso ed eleganza, come ancora oggi può essere il foulard griffato. Un oggetto carico di significato, ambivalente, pensato sia per limitare la donna allontanando l’uomo dalla tentazione sia per adornarla, abbellirla.




Fonte unibo.it

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